
Il presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Tommaso Pellegrino illustra con precisione le attività svolte dall’ente per contrastare l’emergenza cinghiali nel territorio del Parco. Pellegrino ricorda che sono stati formati circa 230 nuovi selecontrollori per l’abbattimento degli ungulati nel territorio dell’Area Protetta.
Il Parco si è attivato per il servizio di ritiro, trasferimento e servizio di centro di lavorazione della selvaggina dei capi di cinghiali catturati/abbattuti nell’ambito dell’attività di prelievo selettivo. Inoltre, sono stati attivati anche i centri di cattura per intrappolare l’animale, in modo indolore.
Le attività svolte finora hanno consentito l’abbattimento di circa 2300 ungulati nel territorio dell’Area Protetta. In più, sono stati risarciti allevatori e agricoltori per i danni da fauna selvatica.
Il Presidente del Parco, Tommaso Pellegrino, si dice soddisfatto del lavoro fin qui svolto e fiducioso in una risposta adeguata da parte del tessuto socio-economico del Parco da cui può scaturire una sinergia tra pubblico-privato che è la condizione fondamentale per fronteggiare e contenere l’emergenza cinghiali nel nostro Territorio.